L’SS Transylvania era un lussuoso transatlantico a vapore costruito in Inghilterra, lungo 167 metri, poteva ospitare a bordo 1.379 passeggeri e durante la Prima Guerra Mondiale la nave fu requisita dalla Royal Navy per il trasporto delle truppe.
Il 4 maggio del 1917, mentre stava navigando da Marsiglia ad Alessandria d’Egitto con a bordo più di 3.000 soldati, scortato dagli incrociatori giapponesi Matsu e Sakaki, venne colpito da un siluro lanciato dall’U-Boat tedesco U-63 al cui comando si trovava Otto Schultze. La Matsu si avvicinò al transatlantico per mettere in salvo le truppe, ma il sottomarino lanciò un altro siluro che colpì ancora il Transylvania che in breve affondò. Morirono quasi 400 persone, fra soldati e ufficiali.
La tragedia venne ricordata 8 anni dopo tramite la posa di una lapide commemorativa che venne però rimossa dal governo fascista nel 1936, dopo l’emanazione delle sanzioni economiche per l’Italia da parte del governo inglese.
Ora il relitto, dopo anni di ricerche, è stato ritrovato dai carabinieri subacquei di Genova, in collaborazione con la ditta Gaymarine di Lomazzo, a 630 metri di profondità al largo dell’Isola di Bergeggi, vicino a Savona. Il Transylvania, adagiato sul fondo in verticale, sarebbe in ottime condizioni ed è stato individuato dopo anni di ricerche confrontando carte e documenti dell'epoca, con le storie dei vecchi pescatori che riferivano di una zona di mare dove accadeva spesso di perdere gli ami.