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I ricercatori dell'Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (Ispra), insieme al Museo nazionale dell'Antartide e all'Università di Genova, hanno unito le forze nel progetto Eco-fish: l’obiettivo era lo studio dei pesci che, vivendo in un ambiente estremo come l'Antartide, si sono adattati arrivando a modificare le proprie caratteristiche biologiche.

Dalle ricerche degli scienziati è stato tratto un video Pesci sotto il ghiaccio, nel quale gli esperti guidano gli spettatori nell'esplorazione dell'ambiente subacqueo antartico «In questo ambiente estremo – ha detto Marino Vacchi dell' Ispra – gli ice-fish hanno sviluppato una spettacolare capacità di adattamento che consente loro di vivere e nuotare in acque che sfiorano i meno due gradi. In alcuni di essi si trova, per esempio, la presenza di liquidi anti-gelo, oppure in altri non è presente l' emoglobina né i globuli rossi, cosa che riduce la densità del sangue e lo rende meno soggetto al congelamento».