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Il kelp è un’alga bruna che cresce nelle acque basse dell’oceano formando delle vere e proprie foreste, ha bisogno di una temperatura compresa fra i 6 e i 14 °C e in un giorno può crescere anche di 50 cm raggiungendo in breve tempo gli 80 metri di lunghezza.

Nel corso degli anni questa alga ha trovato diversi impieghi alimentari ma, secondo un gruppo di ricerca dell'università di Aberystwyth in Inghilterra, potrebbe essere un'alternativa interessante alle piante destinate alla produzione di biocombustibili.

«La composizione chimica del kelp varia durante l’anno, nel mese di luglio i livelli di carboidrati sono al massimo e questo garantirebbe una buona fonte di zuccheri da convertire in etanolo nei processi di fermentazione», ha spiegato Jessica Adams, coordinatrice dello studio presentato durante la conferenza annuale della Società di Biologia Sperimentale a Glasgow.

La ricerca fino ad ora si è concentrata sulle piante terrestri ma gli ecosistemi marini sono una risorsa ancora da sfruttare che ospita oltre il 50% della biomassa mondiale e i biocaburanti potrebbero essere una risorsa fondamentale in futura per la produzione di energia.