Ha preso il via la scorsa settimana nello stretto di Messina il progetto Atlantis, una campagna di ricerca nei fondali che avrà una durata biennale e che si svolgerà in collaborazione con Aurora Trust e la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana.
Grazie all’impiego di una strumentazione di ricerca sonar ad alta tecnologia si potrà effettuare un’accurata scansione dei fondali marini locali, il rilievo e il censimento delle eventuali risultanze di interesse archeologico e scientifico e, dove possibile, si procederà con il recupero mirato di campioni o di singoli reperti.
Il progetto consentirà di mappare in maniera precisa i fondali della costa messinese, attraverso scansioni e verifiche ROV, in un range di profondità compreso tra i 50 ed i 150 metri.Tutte le operazioni saranno documentate da cameramen e fotografi professionisti, che cureranno la realizzazione di un documentario a carattere scientifico-divulgativo per la promozione dell’intera campagna di ricerca.