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Un team di ricercatori del Wild Dolphin Project in Florida, guidato da Denise Herzing, potrebbe arrivare presto ad una scoperta in grado di rivoluzionare gli studi sui delfini: gli scienziati, infatti, stanno mettendo a punto un traduttore che sarebbe in grado di aiutare gli esseri umani a dialogare con questi mammiferi.

Già da 1998 la dottoressa Herzing studia la comunicazione bidirezionale con i delfini e il sistema ora in fase di realizzazione nasce dalla collaborazione con Thad Starner del Georgia Institute of Technology di Atlanta, un istituto specializzato in ricerca sull’intelligenza artificiale: l’ambizioso progetto, denominato CHAT (Cetacean Hearing and Telemetry) avrà lo scopo di creare un linguaggio comune fra umani e delfini usando i suoni che questi cetacei emettono.

Per registrare, interpretare e rispondere ai suoni dei delfini, Starner e suoi studenti hanno costruito il prototipo di un piccolo computer e due idrofoni, microfoni progettati per essere utilizzati sott'acqua e per ascoltare suoni provenienti dall'acustica sottomarina, in grado di rilevare l'intera gamma dei suoni emessi dai delfini.

Un subacqueo indosserà il computer sul petto, attraverso dei led posizionati sulla maschera sarà in grado di individuare la fonte del suono captato dal microfono e grazie poi ad un dispositivo palmare denominato twiddler potrà selezionare il suono da emettere come risposta.

Herzing e Starner inizieranno presto i test con le stenelle e gli scienziati sperano di riuscire presto a catalogare tutti i suoni fondamentali che producono i mammiferi nella loro comunicazione creando una «lingua» che potrà essere ricreata attraverso la macchina.

E chissà che il sogno di parlare con i delfini non possa presto diventare realtà.