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Il Virginia Institute of Marine Science (Vims) ha messo a punto dei biosensori che, comportandosi come anticorpi, sono in grado di combattere il petrolio disperso in mare in modo decisamente più rapido rispetto alle tecnologie attualmente impiegate in caso di disastri ecologici.

I primi test, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Environmental Toxicology and Chemistry, hanno dimostrato che i biosensori sono in grado di compiere un’analisi approfondita dell’ambiente in una decina di minuti individuando la presenza di inquinanti a livelli di poche parti per milione e al costo di pochi centesimi per ogni test.

I biosensori combinano la potenza del sistema immunitario con l’elettronica più avanzata e sono in grado di controllare in tempo reale la presenza di sostanze inquinanti in mare.