Un team di archeologi subacquei dell’Università dell’Indiana ha scoperto, vicino alle isole Catalina, al largo della costa meridionale della Repubblica Dominicana, i resti di una nave affondata più di 300 anni fa che appartengono quasi certamente alla Quedagh Merchant, la nave perduta del Capitano Kidd, uno dei più famosi predoni dei mari di tutti i tempi.
L’agenzia americana USAID (U.S. Agency for International Development), in collaborazione con la Dominican Republic's Oficina Nacional de Patrimonio Cultural Subacuático (ONPCS), ha stanziato più di 200.000 dollari per trasformare il relitto della nave e l’ambiente circostante in riserva protetta con divieto assoluto di pesca, al fine di proteggere e preservare la biodiversità e la barriera corallina.
A distanza di secoli, il relitto conserva ancora i suoi ben 26 cannoni, 3 grandi ancore e un albero maestro; si trova a soli 8 metri di profondità a 25 metri da una costa rocciosa e frastagliata con un moto ondoso molto forte, il che spiega come sia rimasto sconosciuto per più di 300 anni.
Il capitano Kidd, personaggio davvero celebre della sua epoca, è ancora oggi una figura controversa, alcuni studiosi sostengono infatti che fosse un pirata mentre secondo altri sarebbe stato in realtà un corsaro.
Catturato dagli inglesi e processato a New York, fu condannato per omicidio colposo e condannato a morte. Dopo l’esecuzione il suo cadavere venne trasportato a Londra dove rimase appeso per ben due anni sul Tamigi come monito per i pirati di tutti i mari.