Secondo uno studio pubblicato dagli scienziati dell’University of Technology di Sidney sulla rivista Frontiers in Ecology and the Environment le piattaforme petrolifere dimesse, che per legge andrebbero rimosse dopo 20 anni di attività, potrebbero invece essere riutilizzate come vivai di pesci, una sorta di reef artificiale in grado di offrire protezione alle specie a rischio.
Si calcola che nel prossimo futuro saranno più di 6.000 gli impianti di trivellazione sparsi nei mari di tutto il mondo che raggiungeranno la fine della loro vita produttiva e dovranno essere quindi smantellati. Il loro riutilizzo in chiave ambientalista potrebbe aiutare la flora e la fauna marina: in mare aperto, infatti, non vi sono molti habitat con strutture solide come i banchi corallini e l'aggiunta di nuove strutture potrebbe potenziare la popolazione delle specie ittiche messe a rischio dai pescherecci illegali che operano in aree di acque profonde e che stanno decimando le popolazioni dei banchi corallini.