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La maggioranza degli squali vive in acqua salata anche se alcune se alcune specie costiere possono vivere bene negli estuari dove l’acqua salata si mischia a quella dolce dei fiumi e le acque salmastre sono spesso utilizzate dagli esemplari giovani come ambiente riproduttivo.

Esistono delle specie in grado di sopravvivere in acqua dolce per un limitato periodo di tempo, come ad esempio lo Squalo Toro e altre che possono invece vivere tranquillamente in acque dolci: queste specie vengono comunemente chiamate Squali di Fiume, categoria alla quale appartengono sei specie molto rare che appartengono al genere Glyphis. Questi squali appartengono alla famiglia Carcharhinidae, e la capacità di vivere in acqua dolce li accomuna allo Squalo dello Zambesi (Carcharhinus leucas), che infatti viene a volte chiamato squalo di fiume o Squalo del Gange, ma che non va confuso con i membri del genere Glyphis.

La maggior parte degli squali sono creature a sangue freddo come quasi tutti i pesci, esistono comunque alcune specie a sangue caldo come lo Squalo Bianco (Carcharodon carcharias), lo squalo Mako (Isurus oxyrinchus), lo Smeriglio (Lamna Lamna) e lo Squalo Salmone (Lamna ditropis). Queste specie hanno la capacità unica di mantenere la temperatura del corpo superiore a quella circostante grazie ai vasi sanguigni che conservano e distribuiscono in tutto il corpo il calore prodotto dai muscoli.

Gli squali hanno sensi molto sviluppati che sono loro d’aiuto per individuare le possibili prede, la loro capacità di sfruttare queste doti cambia in ogni specie. Possono utilizzare l’olfatto, l’udito ma soprattutto la capacità di captare gli impulsi elettrici, una caratteristica unica che appartiene solo agli squali. Questa abilità viene utilizzata solitamente per individuare le prede quando tutti gli altri sensi (vista, olfatto, udito) non ne hanno rilevato la presenza come nel caso dei tritoni che sono soliti nascondersi nella sabbia. Questa specie, come molte altre, emette un debole campo elettrico prodotto dalle contrazioni muscolari del corpo e lo squalo riesce così ad arrivare molto vicino alla preda senza che quest’ultima si accorga di nulla.