La pratica che oggi maggiormente minaccia la sopravvivenza di alcune specie di squali è quella denominata finning, una barbara usanza che consiste nella pesca indiscriminata di questi animali al solo scopo di ottenerne le pinne da utilizzare in cucina.
La zuppa di pinne di pescecane è un piatto cinese di origini antichissime che ha conosciuto una certa fama e popolarità in tempi recenti, un tempo infatti, era un cibo raro e molto costoso riservato alle classi più facoltose ma oggi, con i moderni mezzi di pesca su larga scala, la materia prima per questo piatto può essere ottenuta in quantità immense ed in tempi brevissimi e il costo è diventato decisamente più abbordabile.
La pinna, ricca di fibre di collagene, viene in realtà utilizzata solo come addensante per dare alla zuppa una consistenza gelatinosa; il sapore è pressoché inesistente e nulla aggiunge al piatto che viene poi arricchito con altri ingredienti come il pollo e il granchio.
Purtroppo la zuppa di pinne di pescecane viene ancora considerata uno status symbol e, pur essendo diminuito rispetto a un tempo, il prezzo riamane comunque molto elevato arrivando tranquillamente anche a 100 dollari, a seconda della quantità e del tipo di pinne utilizzate.