È stata presentata in parlamento una proposta di legge per la creazione di una «soprintendenza del mare e delle acque interne» per tutelare, valorizzare e cercare nuovi reperti archeologici sommersi, ma anche i relitti della Prima e della Seconda guerra mondiale; le risorse necessarie per l’attuazione della nuova norma potrebbero derivare dall’aumento delle accise su birre e prodotti alcolici intermedi come vermouth, vini aromatizzati o liquorosi.
Secondo il testo presentato al vaglio dei deputati, il provvedimento avrebbe lo scopo di difendere «il patrimonio storico-archeologico di inestimabile valore conservato nei fondali marini»: strutture isolate, città e porti sommersi, relitti e reperti di ogni genere ed epoca.
Esempi simili in Europa non mancano: Francia, Grecia, Portogallo, Corsia e di recente anche la Croazia hanno già da tempo varato leggi a tutela dei loro patrimoni sottomarini mentre in Italia solo la Sicilia ha creato nel 2004 la Sovrintendenza del Mare, un ente per proteggere le risorse storiche sottomarine.
Secondo il progetto presentato, la sede operativa della nuova istituzione dovrebbe essere situata nel complesso monumentale di San Michele a Ripa, a Trastevere, e da questa dipenderanno due centri sovra regionali: uno a Orbetello, competente sulle acque delle Isole, del Tirreno e dell’Italia centro-meridionale, e uno a Venezia, con competenza sulle acque dell’Adriatico, delle regioni costiere e dell’Italia settentrionale.