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È giunta al termine l'iniziativa “LogBook” nata nell'ambito del progetto Countdown 2010 lanciato dall'IUCN, l’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, il cui obiettivo era quello di censire le specie che abitano i fondali del promontorio di Portofino.

L’indagine è stata condotta da più di 40 subacquei volontari che hanno collaborato nel censimento di alcune specie, compilando un apposito LogBook reso disponibile sul sito dell’Area Marina Protetta per tutto il 2010.

Conoscere la vita marina è fondamentale per comprendere i cambiamenti climatici in atto, sempre più spesso, infatti, è possibile osservare specie che, seppur presenti in Mediterraneo, raramente erano state prima avvistate in Mar Ligure; esempi, ormai comuni in proposito, sono Thalassoma pavo (donzella pavonina) e Sphyraena viridensis (il barracuda dell’atlantico-orientale).

Sono state osservate anche specie di origine indo-pacifica che si stanno stabilendo nel nostro mare (es. Fistularia commersonii, il pesce flauto) e Caulerpa racemosa, una specie lesepsiana originaria del Mar Rosso, ormai radicata da alcuni anni sui nostri fondali.
L’aumento di specie invasive può, in determinati casi, portare a conseguenze disastrose: alterazione degli equilibri naturali, perdita di organismi chiave, riduzione della biodiversità la cui protezione parte proprio dalla conoscenza delle specie.

Grazie all’aiuto dei subacquei che hanno partecipato a tale iniziativa, in totale sono stati censiti circa 1487 organismi.
Tra le specie maggiormente segnalate ci sono state la cernia bruna Epinephelus marginatus (avvistata dal 64% dei subacquei); il dentice, Dentex dentex, (segnalato dal 57% degli intervistati), la corvina, Sciaena umbra (30% delle segnalazioni), seguiti poi da il barracuda mediterraneo (Sphyraena viridensis), dalla murena (Muraena helena).

Il numero totale di cernie brune censite è stato di 245, per ogni immersione dove ne è stata segnalata la presenza, se ne sono osservati in media 4 esemplari, dati importanti che fanno capire come la cernia sia diventata ormai una specie comune in queste acque.

È possibile richiedere la relazione completa all'indirizzo mail dell'Area Marina Protetta di Portofino