Si è appena conclusa la missione «Italian ocean technologies innovation mission to British Columbia» organizzata dall’ambasciata del Canada in Italia e dal Canadian Trade Commissioner Service sotto l’egida del Ministero italiano dell’istruzione, università e ricerca.
Obiettivo della missione congiunta era utilizzare le tecnologie più avanzate per osservare ed esplorare i fondali oceanici e di mare aperto e Italia e Canada hanno collaborato insieme unendo le forze degli istituti di ricerca, università e industrie per approfondire la conoscenza in questo particolare ambiente.
La delegazione italiana era costituita da ricercatori, tecnologi e ingegneri del Cnr-Ismar (Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche), Infn (Istituto nazionale di fisica nucleare), Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia), Ogs (Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale), Conisma (Consorzio interuniversitario per le scienze del mare) e Tecnomare SpA.
«Ismar-Cnr, l’istituto che gestisce la principale rete osservativa marina italiana per il monitoraggio ambientale su scale temporali dell’ordine dei decenni, ha illustrato l’insieme delle tecnologie utilizzate e dei progetti nazionali e internazionali in cui è impegnato – spiega Nevio Zitellini dell’Ismar-Cnr – Particolarmente proficuo è stato lo scambio di know-how riguardo lo sviluppo di sistemi di monitoraggio, allarme e allerta di tsunami, minaccia a cui entrambi i paesi sono potenzialmente esposti. Ismar solleciterà in ambito nazionale ed europeo l’avvio di una collaborazione scientifica e tecnologica con gli istituti, gli enti e le industrie canadesi operanti nel settore sottomarino».