Le immersioni sui relitti raccolgono l’interesse di schiere di appassionati sempre alla ricerca di siti di immersione suggestivi e sicuramente Truk Lagoon in Micronesia, è uno dei luoghi che nasconde i relitti più notevoli.
Si tratta di un atollo con una superficie di 130 chilometri quadrati, la popolazione è composta da circa 50.000 persone e le isole più grandi, maggiormente popolate, sono 11. Qui si trovavano due basi della marina militare e della flotta aerea giapponese e l’esercito americano durante la Seconda Guerra Mondiale abbatté, proprio in quest’area, circa 70 navi e 200 aeroplani, gravi perdite che sono state in qualche modo riscattate dalla vita sottomarina che nel corso degli anni ha colonizzato i relitti creando così uno dei siti di immersioni più interessanti al mondo.
Agli occhi dei subacquei si presenta oggi in questi fondali un museo sottomarino: bottiglie di sake, aregenteria e strumenti chirurgici giacciano ancora intatti dopo 65 anni. Su molto relitti è possibile trovare cannoni e siluri oltre agli effetti personali degli equipaggi come biciclette e abiti da lavoro e si possono facilmente attraversare a nuoto i ponti disseminati di maschere antigas e bombe di profondità.
Nel 1969 Jacques Cousteau e la sua squadra esplorarono questi fondali e nel 1971 il capitano realizzò un documentario che fece conoscere al mondo questa laguna e i suoi resti, divenendo così uno dei posti più noti al mondo per i suoi relitti sparsi soprattutto intorno alle isole Dublon, Eten, Fefan e Uman.