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L’istogramma è disponibile praticamente su ogni fotocamera, dalla compatta alla digitale, di solito è visualizzato sul display posteriore e vi mostra l’esposizione, cioè quanta parte  della vostra fotografia è in ombra, quanta è illuminata e se ci sono porzioni dell’immagine completamente nere o bianche. Queste informazioni vengono generalmente indicate come la gamma tonale di una foto.
Molte macchine addirittura mostrano contemporaneamente tre istogrammi, uno per il colore rosso, uno per il verde e uno per il blu: ricordate che tutti i pixel che compongono la  vostra fotografia sono formati in realtà da una combinazione di questi tre colori definiti come valore RGB, che va da 0 a 255.

Sarebbe bene avere sempre sott’occhio l’istogramma anche sott’acqua in modo da poter migliorare l’esposizione delle nostre foto: un’immagine sottoesposta dovrà essere illuminata dopo e questo aumenterà notevolmente il rumore nella fotografia.
Quando si sottoespone una determinata zona di una foto, infatti, è abbastanza semplice recuperare alcuni dettagli, specialmente se la foto è stata scattata con un basso valore di ISO: maggiore è la sensibilità ISO impostata durante lo scatto, minore sarà il numero di dettagli recuperabili senza la comparsa di eccessivo rumore.
In una fotografia sovraesposta, invece, ci saranno zone in cui sarà evidente la perdita di dettagli, definite in gergo bruciate o clipped: in queste zone la quantità eccessiva di luce non ha consentito di distinguere le variazioni nel livello di luminosità e questi pixel sono stati bruciati. É quindi evidente che il sensore digitale è più tollerante alla sottoesposizione che alla sovraesposizione.