È arrivata alla Commissione Difesa della Camera un progetto di legge che non mancherà di suscitare parecchie polemiche e che propone di creare un piano di affondamento delle navi militari radiate per favorire il ripopolamento della fauna ittica.
Il progetto di legge è stato presentato da esponenti della maggioranza suscitando le perplessità del mondo ambientalista, Sebastiano Venneri, vicepresidente di Legambiente, ha dichiarato che «l'Italia è un Paese che ha straordinari fondali e straordinarie opportunità per i subacquei di tutto il mondo: non ha bisogno di creare artificialmente degli ecosistemi o paesaggi sottomarini perché ce li ha naturalmente».
La legge è composta da un unico articolo che autorizza il ministero della Difesa, d'intesa con quello dell'Ambiente e con le regioni territorialmente competenti, a definire «un piano di affondamento delle navi radiate dai ruoli del naviglio militare con l'obiettivo di costituire zone di ripopolamento ittico, di incrementare il patrimonio culturale sommerso e di incentivare il turismo subacqueo». Agli affondamenti dovrebbe provvedere la Marina militare, «previa bonifica delle navi, dalle quali sono asportati tutti gli elementi potenzialmente inquinanti e i materiali ritenuti pericolosi».
Certo, il rischio che i nostri splendidi fondali possano così trasformarsi in una discarica è più che concreto e le perplessità sono più che giustificate, speriamo che il progetto di legge venga valutato attentamente durante l’iter parlamentare.