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Saranno necessari anni di lavoro per valutare i danni del disastro ambientale nel Golfo del Messico e a questo proposito è partita negli scorsi giorni una missione di scienziati provenienti da numerose istituzioni americane, fra le quali la Penn State University, laTemple University, l’Haverford College e il Woods Hole Oceanographic Institution’s che sonderà la profondità del golfo per cercare di verificare che impatto abbia avuto la marea di petrolio sugli organismi che popolano le profondità oceaniche.

Utilizzando il sottomarino Alvin e il veicolo subacqueo automatizzato (AUV) Sentry, di proprietà della US’s National Deep Submergence Facility, gli studiosi potranno per la prima volta vedere gli effetti del petrolio della Deepwater Horizon sui fondali marini.

La spedizione avrà come base la nave Atlantis dalla quale partiranno il sottomarino Alvin, che documenterà le condizione dei fondali oceanici raccogliendo campioni, e il veicolo subacqueo Sentry che, durante missioni notturne, mapperà e fotograferà il fondo preparando le missioni di Alvin. Il sottomarino ospiterà due scienziati e un pilota che potranno avventurarsi a una profondità di circa 4500 metri.

Sarà possibile seguire la missione online sul sito della Woods Hole Oceanographic Institution’s (WHOI) http://divediscover.whoi.edu.