Saranno vere e proprie squadre di vigilantes subacquei quelle che si occuperanno di sorvegliare ben 42 aree marine protette nel territorio malese per controllare che nessuno danneggi o sottragga coralli dagli splendidi fondali dell’oceano.
Il direttore del dipartimento marino Sukamo Wagiman ha dichiarato che più di 100 saranno le persone che si occuperanno di vigilare per prevenire i danni ai fondali e chi verrà colto un fragrante dovrà pagare una multa salata.
Oltre all’attivazione del servizio subacqueo di controllo, è stata prorogata la chiusura di alcuni siti di immersione in 3 aree marine protette per tentare di fermare lo sbiancamento dei coralli: ancora non si sa quanto tempo ci vorrà perché la barriera riesca a riprendersi totalmente visto che fino ad ora il recupero è stato davvero minimo.
Off limits dal mese di giugno, rimangono quindi ancora chiusi alcuni siti nei parchi di Pulau Tioman Pahang, Pulau Redang a Terengganu e Pulau Payar, i più colpiti dallo sbiancamento dei coralli.