Grazie allo stanziamento di fondi europei e al lavoro di un’organizzazione no-profit (la Octopus) verrà realizzato un museo di archeologia subacquea allestito all’interno di un’imbarcazione.
La sede scelta, la nave Debrecen che al momento è ancorata lungo in Danubio, ospiterà testimonianze archeologiche subacquee provenienti da tutto il territorio ungherese, in attesa del rientro in patria di numerosi reperti al momento ospitati in musei stranieri.
L’Ungheria, lontana dal mare ma ricca di fiumi e laghi navigabili, dall’inizio degli anni Ottanta ha avviato molte campagne archeologiche subacquee che hanno riportato alla luce reperti importanti tra cui i resti della fortezza romana sommersa di Bolcske.
Il progetto dovrebbe essere completato entro l’anno prossimo e il museo aprirà esponendo i reperti venuti alla luce nei vent’anni di attività della Octopus.