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Italia Nostra denuncia una situazione di grave allarme per le coste del italiane, secondo l’associazione ambientalista, infatti, i nostri litorali sarebbero non solo assediati dall’urbanizzazione ma pesante sarebbe il livello di contaminazione causato dalla presenza industriale.

La maggioranza degli impianti industriali sono a rischio di gravi incidenti e i 57 siti cosiddetti d'interesse nazionale, nei quali si trova la più alta concentrazione di veleni di tutto il territorio, sono dislocati lungo gli 8.500 chilometri di costa della penisola, senza considerare gli altri 15mila siti da bonificare a livello regionale o locale.

Secondo un rapporto del Ministero dell’Ambiente, sulle coste italiane vi sono centinaia di depositi di gpl e di esplosivi, distillerie, impianti di produzione e depositi di gas tecnici che hanno un forte rischio di incendio e esplosione. E occorre poi tenere conto anche degli stabilimenti chimici, delle raffinerie e dei depositi di fitofarmaci, tutti siti che presentano un forte rischio di incidenti altamente inquinanti e contaminanti per l’ambiente.

«Vogliamo sensibilizzare le istituzioni, le amministrazioni centrali e locali, la popolazione e quanti hanno a cuore la bellezza e il valore del territorio italiano, – dichiara la presidente di Italia Nostra Alessandra Mottola Molfino – a impegnarsi a salvare il loro paesaggio, a difendere il territorio in quanto bene comune, diritto di tutti e in particolare delle future generazioni. Il paesaggio è il volto della patria: un volto sfigurato dalla rapina di pochi egoisti speculatori contro l'interesse e il bene comune».