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È stato rinvenuto al largo di Pantelleria, ad una profondità di circa 23 metri, il più antico strumento per la raccolta del corallo mai trovato in acque siciliane: si tratta di una trave di legno inserita in una semisfera di piombo del diametro di circa cm 50 e potrebbe addirittura risalire al IV secolo a.C.

Altri strumenti simili erano già stati rinvenuti in Sardegna e lungo la costa francese ma quello ritrovato in Sicilia pare il più evoluto ritrovato sino ad oggi e conferma l’ipotesi che l’utilizzo della croce di Sant’Andrea, usata per la raccolta del corallo ancora in tempi recenti, affonda le sue radici nell’antichità.

Altre tracce rinvenute sul sito fanno pensare che lo strumento fosse a bordo di una nave di epoca romana naufragata per cause ignote nella zona.

Nello stesso specchio di mare sono stati identificati numerosi frammenti di ceramiche compatibili con i tipi di ciotole in uso in quel momento dell'epoca romana. Inoltre sono state anche identificate due ancore, di ferro e di piombo, probabilmente appartenenti al relitto.