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Nelle acque del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano è in corso la prima sperimentazione congiunta di reti wireless subacquee con robot sottomarini mobili condotta dal NATO Undersea Research Centre (NURC) di La Spezia e dal Centro «E. Piaggio» dell'Università di Pisa, partner del progetto europeo UAN (Underwater Acoustic Network).

L’obiettivo di questa missione pionieristica è la costruzione di reti wireless subacquee attraverso la trasmissione di dati acustici.

Verranno raccolti dati utili per il miglioramento dei sistemi di sorveglianza dei siti subacquei ad accesso controllato sia in ambito civile sia militare (aree protette, siti archeologici, porti) e grazie all’ausilio dei robot sottomarini «Folaga» verranno raccolti dati utili per il monitoraggio dell’ambiente, come temperatura, salinità e qualità dell’acqua.

Il coordinatore dell’esperimento, il prof. Andrea Caiti, ha spiegato che i nodi della rete subacquea realizzata nelle acque toscane sono costituiti da piccoli robot subacquei in grado di trovare e raggiungere autonomamente i punti migliori per la ricezione e la trasmissione dei dati. In questo modo si riducono i disturbi dovuti all'ambiente marino e viene garantita una sufficiente qualità di trasmissione fra i nodi della rete.

Trovare il modo di creare una rete wireless sottomarina potrebbe certamente avere un’utilità pratica per la salvaguardia dei siti subacquei di alto valore naturalistico e storico ma la realizzazione di reti intelligenti e autosufficienti è di grande interesse in particolar modo per i paesi della NATO, in quanto punto di partenza per la creazione di tecnologie per la sorveglianza e la protezione di aree marittime sensibili.

La missione ha il supporto della Marina Militare Italiana e coinvolge anche l'Università degli Studi di Padova, l'Università di Roma «La Sapienza» e l'Università portoghese di Oporto, così come la Sovrintendenza per i Beni Archeologici della Toscana.