È partita il 24 agosto da St. John in Canada la spedizione che tenterà di riportare alla luce, almeno virtualmente, il Titanic, il celebre transatlantico inabissatosi dopo una collisione con un iceberg nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912.
Il gruppo di ricercatori, provenienti dal Woods Hole Oceanographic Institution del Massachusetts (i primi a localizzare i resti nel 1985), dal National Oceanic and Atmospheric Administration e dal Waitt Institute, scandaglierà il relitto con robot equipaggiati di telecamere ad alta risoluzione 3D e sonar di ultima generazione che consentiranno di ricostruire una mappa tridimensionale del fondale a 3.800 metri di profondità.
Durante la missione verranno recuperati i reperti ancora presenti all’intero della nave e nelle immediate vicinanze del relitto, gli studiosi studieranno lo stato di conservazione dei due tronconi del Titanic, esposti per quasi cento anni alle forti correnti oceaniche e alla pressione causata dalla profondità abissale. Dopo un secolo, infatti, i danni potrebbero essere ingenti.
La spedizione verrà condotta a bordo della RV Jean Charcot, una nave di ricerca lunga 76 metri con un equipaggio di 20 persone e verranno utilizzati inoltre tre sommergibili.
I dati raccolti verranno confrontati con quelli ottenuti 25 anni fa e i risultati della spedizione verranno pubblicati online sul sito www.expeditiontitanic.com. dove sarà possibile navigare all’interno della nave come in un videogame.