Grazie ad un finanziamento del Ministero dell’Ambiente e del Territorio è stato realizzato il rilievo batimetrico dei fondali fra Noli e Bergeggi e di una vasta fascia marina esterna ai limiti dell’area marina protetta intorno all’isola.
Il progetto, coordinato dall’ente che gestisce l’area marina protetta «Isola di Bergeggi», ha finalmente svelato gli splendidi fondali dell’area, rivelando meraviglie che hanno lasciato di sasso anche gli studiosi che, fin dal 2007, avevano iniziato l’opera di «mappatura» dei fondali.
Ora sarà così possibile realizzare una carta geografica dettagliata dei fondali, riportando fedelmente spaccature, zone sabbiose e alcune colonie di rarissimo corallo nero. E fra le scoperte inattese, anche un’ancora bizantina del V secolo d.C.
Oltre al rilevamento cartografico è stata effettuata anche un’indagine utilizzando un sonar a scansione laterale grazie al quale è possibile riprodurre immagini fedeli del fondo marino. Grazie agli accurati rilievi è stato così possibile individuare affioramenti rocciosi ancora in parte sconosciuti mentre le zone già note sono state ridefinite con precisione.
Notevole in particolare la formazione conosciuta come «I Maledetti», che si estende fra i 100 e i 150 m di profondità ed è caratterizzata da spettacolari rocce a strapiombo. Questo scoglio si trova al largo delle coste di Bergeggi, poche centinaia di metri al di fuori del confine sud – occidentale dell’Area Marina Protetta, ed è recentemente diventato meta degli amanti delle immersioni tecniche.
Qui si trovano colonie di corallo rosso in buono stato, nonostante negli anni ’70 ci sia stata una vera e propria corsa all’Oro Rosso che ha causato anche numerose vittime; qui sono state trovate anche numerose colonie di corallo nero, specie endemica del Mediterraneo, presente nel Mar Ligure solo a Bergeggi, a Mortola, vicino a Ventimiglia, e a Portofino.