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La bellezza dei suoi reef attrae ogni anno milioni di turisti ma ora la Malesia ha deciso di vietare le immersioni subacquee e lo snorkelling: il divieto è stato imposto nella speranza che il corallo possa riprendersi dai danni causati dal riscaldamento globale.

Fino a fine ottobre, dunque, saranno chiusi 12 fra i siti di immersione più famosi compresi quelli delle isole Tioman e Redang.

Abdul Jamal Mydin, direttore generale delle Aree Marine Protette della Malesia, ha dichiarato che la temperatura dell’acqua ha raggiunto negli ultimi tempi picchi di 31 °, ben due gradi al di sopra della media del periodo.
A causa di questo aumento, più del 90% dei coralli ha mostrato chiari segni di sofferenza e si spera che, dimunuendo lo stress, la barriera possa rigenerarsi naturalmente.

La chiusura di tutte le attività subacquee potrebbe avere delle pesanti ricadute sull’economia locale ma la priorità delle autorità in questo momento è la salvaguardia della barriera corallina, una delle attrazioni principali del paese.