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Si svolge a Terra Murata, la parte più antica di Procida, fino al 30 ottobre, la mostra sulla storia della subacquea organizzata dall’Università Orientale di Napoli: una bella occasione per  approfondire il legame che, nel corso dei secoli, ha stretto l’uomo al mare in una sfida che continua ancora oggi.

L’esposizione, divisa nelle sezioni apnea, autorespiratori d’aria, autorespiratori ad ossigeno, illuminatori subacquei, fotografia documentaristica ed ecologica, lavoro e corallo, mette in mostra oltre 300 pezzi di attrezzatura dalla più semplice, come maschere e pinne, fino a moderne e complesse dotazione professionali come macchine fotografiche professionali.

Si potranno ammirare anche scafandri per palombari e gli attrezzi dei corallari, una delle attività marine più antiche e pericolose, vera sfida per subacquei estremi ante litteram.

Durante la manifestazione verrà anche presentato Kolimpha, libro scritto da Flavio Russo ed edito da E.S.A, editore di Torre del Greco. Il volume racconta le prime esperienze subacquee dell’uomo fra cui il tentativo di Alessandro Magno che utilizzò una campana-scafandro immergendosi nel mare di Tiro, sulla costa dell’odierno Libano, per scoprire la posizione dei massi sommersi sistemati dal nemico per squarciare le carene delle navi.

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