Nasce da un’idea di due archeologhe catanesi, Teresa Saitta e Tiziana Fisichella, il percorso archeologico subacqueo tattile inaugurato il Primo luglio nelle acque dell’Area Marina Protetta delle Isole Ciclopi nel Comune di Acitrezza.
Il percorso marino, creato su un preesistente itinerario subacqueo, sarà fruibile dai diversamente abili e dai normodotati, ed è costituto da resti di ancore romane in ferro giacenti sul fondale individuate nel 1995 e da 7 copie ceramiche fedeli agli originali di anfore romane, inserite appositamente nel contesto.
Il percorso varia da 18 a 22 metri di profondità per una lunghezza di circa 120 metri; i reperti sono collegati tra loro da una piccola cima di riferimento ancorata al fondo costituito prevalentemente da roccia lavica.
I non vedenti potranno qui «vedere con le mani», toccando le copie dei reperti che sono stati dotati anche di due targhette descrittive leggibili da tutti grazie all’utilizzo della scrittura Braille.
L’itinerario delle Isole Ciclopi si unisce così alla rete di percorsi subacquei già esistenti in Sicilia a Panarea, a Cala Gadir, a Cala Tramontana a Pantelleria, a Ustica, ai Faraglioni di Scopello, a Filicudi e a Levanzo: in tutti questi splendidi luoghi i subacquei hanno già la possibilità di fare un «tuffo nel passato» visitando carichi di anfore, relitti, strutture sommerse.