Sono tornate nei fondali di Capo Graziano, a Filiduci, le 5 anfore romane del I secolo d.C. che i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale della Sicilia, insieme a quelli del Comando Provinciale e del Nucleo Subacquei di Messina, hanno salvato dal trafugamento lo scorso anno.
I reperti erano stati spostati dal Roghi, uno relitti che si trovano nelle acque della secca di Capo Graziano, e nascoste in un anfratto, in attesa di essere prelevate, ma il sequestro preventivo operato dalle forze dell’ordine ha evitato che scomparissero per sempre nelle maglie del mercato nero dei reperti archeologici.
Ora sono state ricollocate nelle acque del Parco Archeologico e nell'ambito degli interventi voluti dal direttore Michele Benfari da sabato 29 maggio sarà anche riaperta al pubblico la mostra “Il Museo della Memoria”, una raccolta di foto storiche dell'archivio del Museo che raccontano 50 anni di scavi archeologici.
Il Museo Sottomarino di Filicudi è una meta da non perdere per gli amanti dell’archeologia subacquea; ben 9 relitti si trovano nelle acque dell’isola e finalmente nel 2008 è stato organizzato un percorso archeologico turistico sottomarino che ha reso accessibile a tutti i subacquei le meraviglie della secca di Capo Graziano.