Tra pochi mesi i fondali di Pianosa potrebbero finalmente essere accessibili ai subacquei, a breve, infatti, verranno avviate le procedure per il posizionamento delle boe intorno all’isola. Secondo una dichiarazione rilasciata al quotidiano Il Tirreno da Umberto Mazzantini, consigliere del Parco Nazionale dell’arcipelago toscano, i ritardi sarebbero stati causati da intoppi burocratici.
I problemi però dovrebbero essere ormai risolti visto che il 23 dicembre del 2009 è stato approvato dal Consiglio Regionale Toscano il Piano del Parco, successivamente pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana (n. 4 del 27/01/10) e sulla Gazzetta Ufficiale (n.20 del 26/01/10 ) e a questo punto non dovrebbero esserci più ostacoli all’apertura alle immersioni dei fondali dell’arcipelago toscano.
Le boe, sistemate in 8 punti individuati dopo un’attenta analisi dei fondali e della conformazione della costa, saranno ancorate con un sistema a basso impatto ambientale e anche le imbarcazioni dei diving center che accompagneranno i gruppi di sub dovranno attenersi ad un rigido codice di comportamento.